After my description of one of the possible futures of architecture, I would like to present what in my opinion should be the main important part of this process: the generative architecture. To understand what it is, first we have to explain the concept of generative art.
The term generative art describes a creative process that, starting from a random generative system¹, planned by the artist to generate something not totally predictable a priori. A synonymous of generative system is the algorithm, through which an artist implements a sequential procedure (executable by a computer, by human operators arbitrarily chosen, by atmospheric events, etc.) with some random steps. At this point the artist will make some conscious aesthetic choices, selecting the material produced by the generative process, determining the definitive identity of the work. So the main part of generative art is the process, opposite to the concept of classical art that prefers above all the executive and formal features of the work.
It is possible to use this procedure also to create architectural shapes, obtaining generative architecture. This could be an hypothetical work flow: programming with Processing (the random generative system) to draw a random and organic shape; then importing the generated model in Blender to refine the rough shape (here the architect makes his choice from the generated material); ending with the software Slic3r to transform the model into understandable instructions for a 3d printer. Of course we can enrich this sequence with several passages or iterations: when refined the model in Blender, you can import again the model in Processing to random modify it again generating another shapes to refine; otherwise you can create generative system to an executive level, inserting random procedures inside the software translating the model into instructions for the 3d printer.
Of course the possibilities are limitless and, about architecture, they must be limited only by environmental and aesthetic impact that the buildings will generate all around themselves.
Note:
1. iterative sequence of activities with random elements that generate something (object, music, video, sensorial experience, etc.) in autonomous way.
Enjoy my Pinterest board about generative art!
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Con questa espressione intendiamo descrivere un processo creativo che partendo da un sistema generativo casuale¹, progettato dall’artista, genera qualcosa di non completamente prevedibile a priori. Questo sistema generativo é costituito da un algoritmo, attraverso il quale un artista implementa una procedura sequenziale (eseguibile da un computer, da operatori umani scelti arbitrariamente, da eventi atmosferici, ecc.), a cui si aggiungono alcuni passi casuali (random). In seguito l’artista opera scelte estetiche consapevoli, selezionando il materiale prodotto dal processo generativo in questione, in modo da determinare l’identità definitiva dell’opera. Si comprende quindi come la parte fondamentale dell’arte generativa sia il processo in sè, contrariamente al classico concetto di opera d’arte che ne predilige soprattutto gli aspetti esecutivi e formali.
E’ possibile quindi applicare questa metodologia anche per l’ideazione di forme architettoniche, ottenendo quindi architettura generativa.
Questa potrebbe essere un’ipotetica sequenza di lavoro: programmazione con Processing (il sistema generativo casuale) per ottenere una forma organica e randomizzata; quindi importazione del modello grezzo generato all’interno di Blender per rifinirne la forma (fase di selezione da parte dell’architetto); conclusione del processo con il programma Slic3r che trasforma il modello in istruzioni comprensibili per una stampante 3d. Naturalmente possiamo arricchire questa sequenza con ulteriori passaggi o iterazioni: una volta rifinito il modello con Blender, si reimporta in Processing per rimodificarlo casualmente generando altre forme da rifinire; oppure si creano dei sistemi generativi a livello costruttivo, inserendo delle procedure random all’interno del software che traduce il modello in istruzioni per la stampante 3d.
Le possibilità sono ovviamente infinite e, per quanto riguarda l’architettura, dovranno essere limitate soltanto dall’impatto ambientale ed estetico che gli edifici andranno a generare nell’ambiente a loro circostante.
Nota:
1. sequenza iterativa di attività con elementi casuali o random che generano qualcosa (oggetto, musica, video, esperienza sensoriale, ecc.) in completa autonomia.
Potete trovare una galleria d’immagini sull’arte generativa nella mia bacheca “Generative Art” su Pinterest!
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